Home > Animali > Cane > Il lavoro di dog sitter > Cosa Fare e Cosa Non Fare Quando Affidi il Tuo Cane a un Dog Sitter

Cosa Fare e Cosa Non Fare Quando Affidi il Tuo Cane a un Dog Sitter

Pronti a una nuova avventura canina? Oggi parliamo di una specie rarissima: il dog sitter. Sono quegli esseri umani pazienti, organizzati e dotati di un amore sconfinato per le creature pelose. Ma attenzione! Il rapporto tra proprietari e dog sitter è un’arte da maneggiare con cura, un po’ come portare un mastino napoletano a spasso senza guinzaglio.

Ecco una guida semi-seria per evitare gaffe epiche e garantire che il vostro cane, il dog sitter e voi stessi usciate vivi e contenti da questa esperienza.


Potrebbe essere utile un incontro conoscitivo (e anche e molto divertente!)

Immaginate la scena: voi, il dog sitter e il vostro cane in un parco. Sembra l’inizio di una commedia romantica, ma è solo l’incontro conoscitivo. Utile? Assolutamente sì.

  • Per il cane: Che il vostro Fido non faccia la faccia da “E questo chi è? Lo devo mordere o seguire?”.
  • Per voi: Potete scoprire se il dog sitter è una persona affidabile o se il vostro cane gli ruberà il panino dopo due minuti.
  • Per il dog sitter: Inizia a fare amicizia con il vostro amico a quattro zampe, evitando scene da rodeo il primo giorno di lavoro.

La buona comunicazione è essenziale (anche se Fido non parla)

Qui entriamo nel vivo: raccontare al dog sitter TUTTO quello che deve sapere sul cane. Non nascondete i dettagli pensando: “Tanto il mio cane è un angelo”. Spoiler: non lo è.

  • Allergie o patologie? Se il cane esplode come un marshmallow al microonde con certe crocchette, il dog sitter deve saperlo.
  • Comportamenti particolari? Ama mangiare pantofole, inseguire biciclette o ha il sogno segreto di diventare un Houdini e scappare dal guinzaglio? Diteglielo subito. Prevenire è meglio che… comprare ciabatte nuove.
  • Il veterinario di fiducia: Meglio fornire nome, numero e un paio di aneddoti sulla simpatia del cane. Aiuta in caso di emergenze.

Puntualità: una virtù che fa felici tutti!

Pensate che arrivare mezz’ora in ritardo dal dog sitter sia cosa da niente? Pensateci bene! Quel poveretto potrebbe avere un calendario più fitto di un agente di Hollywood.

  • Soluzioni per smemorati cronici: Un bel messaggino su WhatsApp almeno un’ora prima, giusto per evitare che il dog sitter vi guardi come se aveste appena distrutto la sua giornata.
  • Ricordate: Per voi è un cane, per lui è un lavoro. E no, la puntualità non è un optional.

Quando lasciate il cane dal dog sitter

Non siate come quei proprietari che mollano il cane con un “Ciao, ci vediamo” e spariscono. Pensate al dog sitter come a un nonno moderno: ha bisogno di istruzioni!

  • Il libretto sanitario: È l’equivalente del passaporto per il cane. Utile se succede qualcosa e serve una visita al veterinario.
  • Il kit del perfetto ospite: Cibo, ciotola, giochi preferiti e magari una copertina che sa di casa. Niente profumi Chanel, grazie.
  • Rimanete reperibili: Non si tratta di chiamarvi per una marachella. Se succede un imprevisto serio o il cane non si sente bene, il dog sitter deve potervi contattare subito. È come lasciare un bimbo al nido: un telefono acceso è sempre una buona idea.

Con questa guida, sarete pronti a trasformare ogni esperienza con un dog sitter in un successo a prova di scodinzolata. Ricordate: rispetto, comunicazione e qualche snack per cani possono fare miracoli. E ora, godetevi il relax sapendo che Fido è in buone mani!

Condividi