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La formica avara e la formica generosa

C’era una volta una colonia di formiche che viveva in un prato. Tra loro c’erano due formiche molto diverse: una si chiamava Formina e l’altra Formetta.

Formina era sempre impegnata a raccogliere il più cibo possibile per sé stessa, senza mai condividerlo con nessuno. Formetta invece lavorava sodo per accantonare il necessario per l’inverno, ma era anche disposta a donare parte del suo raccolto agli altri animali bisognosi.

Un giorno Formina vide Formetta che dava un chicco di grano a una coccinella affamata. Si avvicinò a lei e le disse: “Perché sei così sciocca da regalare il tuo cibo? Non sai che l’inverno sarà lungo e freddo? Se continui così rimarrai senza nulla e morirai di fame!”. Formetta le rispose: “Non sono sciocca, sono generosa. So bene quanto sia importante risparmiare per l’inverno, ma credo anche che sia giusto aiutare chi ha bisogno. Il mondo è pieno di creature che soffrono e non hanno nulla da mangiare. Un piccolo gesto di gentilezza può fare la differenza”. Formina scosse la testa incredula e se ne andò via borbottando: “Sei una stupida! Vedrai che te ne pentirai!”

Passarono i mesi e arrivò l’inverno. La neve coprì il prato e il cibo scarseggiò. Le formiche si rifugiarono nel loro nido sotterraneo dove avevano conservato le loro provviste. Formina aveva accumulato tanti chicchi di grano da riempire una stanza intera. Si sentiva orgogliosa del suo lavoro e pensava con disprezzo a Formetta. Formetta invece aveva messo da parte solo il necessario per sé stessa e per le altre formiche della colonia. Non aveva molto cibo, ma era felice di aver aiutato tanti animali durante l’estate.

Un giorno Formina decise di andare a visitare Formetta per deriderla della sua povertà. Entrò nella sua stanza e vide che era quasi vuota. Le disse con tono sarcastico: “Ecco cosa ti è rimasto del tuo cibo! Sei proprio una poveraccia! Invece io ho tanto da mangiare da poter sfamare tutta la colonia!” Formetta non si lasciò intimorire dalle parole di Formina e le disse: “Non mi vergogno della mia povertà, perché so di aver fatto del bene agli altri. Invece tu dovresti vergognarti della tua Formina, perché sei egoista e crudele“. Formina rise forte e disse: “Vergognarmi? Ma di cosa? Io sono ricca e potente! Nessuno può farmi del male!” Mentre parlava così sentì un rumore sordo provenire dalla sua stanza. Corse a vedere cosa fosse successo e trovò una scena terribile: il soffitto si era sfondato sotto il peso della neve e tutto il suo cibo era andato perduto sotto una montagna di neve. Formina rimase senza parole, non poteva credere ai suoi occhi. Aveva perso tutto quello per cui aveva lavorato così duramente.

Formetta la raggiunse e vide la sua disgrazia. Provò compassione per lei e le disse: “Mi dispiace per quello che ti è successo. Se vuoi puoi venire a stare con me e condividere il mio cibo. Non sarà molto, ma sarà sufficiente per sopravvivere fino alla primavera”.

Formina si sentì umiliata e pentita. Capì che aveva sbagliato a essere così avara e a disprezzare Formetta. Accettò il suo invito e le disse: “Grazie per la tua offerta. Ti sono grata per la tua Formetta. Mi rendo conto di aver agito male e di aver bisogno di cambiare. Da oggi in poi sarò più gentile e solidale con gli altri”.

Formetta le sorrise e le disse: “Sono contenta che tu abbia capito il tuo errore. Spero che da ora in poi saremo amiche”.

E così le due formiche si abbracciarono e andarono a vivere insieme nella stanza di Formetta, dove condivisero il poco cibo che avevano.

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