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L’Orso Bruno impara a perdonare

C’era una volta, nella profonda foresta, un imponente orso di nome Bruno. Un giorno, mentre passeggiava tra gli alberi, notò un favo di miele che aveva accuratamente messo da parte per sé durante la raccolta del giorno precedente. Sapeva che quello sarebbe stato il suo tesoro dolce per l’inverno. Raccolse il tutto e trasferì il miele in un vasetto.

Nel frattempo, una volpe giocosa di nome Viviana stava esplorando la zona. Affamata, scorse il vasetto di miele lasciato incustodito e, ignara della proprietà di Bruno, iniziò a gustarselo. Mentre stava leccando l’ultima goccia di miele, Bruno la sorprese.

“Viviana, quel miele era il mio tesoro per l’inverno! Cosa hai fatto?”- brontolò Bruno, guardando il vasetto vuoto.
La volpe, con gli occhi spalancati dalla sorpresa, si scusò immediatamente. “Oh, scusami, Bruno! Non sapevo che fosse il tuo. Pensavo fosse abbandonato e ho pensato che potesse essere uno spuntino veloce.”

L’orso, con gli occhi ancora fumanti di rabbia, guardò la volpe che si allontanava mortificata. Un senso di rancore bruciava dentro di lui, deciso a far capire alla volpe il peso delle sue azioni. Con passo pesante, Bruno si diresse verso il possente albero dove Ulisse, il saggio gufo della foresta, risiedeva, per sfogarsi un po’ e chiedere consiglio.
Ulisse, quella volpe Viviana ha distrutto il mio prezioso miele! Non posso accettare questa offesa senza reagire. Devo farle capire che non si può agire impunemente!” disse Bruno, la sua voce rimbombante attraverso gli alberi.

Il gufo, con occhi saggi, lo guardò attentamente.”Bruno, la rabbia può essere un fuoco distruttivo. Prima di decidere la tua azione, rifletti sulle tue stesse azioni passate. Chi è inciampato l’anno scorso sulla tana della volpe distruggendola quasi completamente?”
Bruno, inizialmente sconcertato, iniziò a riflettere. Ricordò il momento in cui, durante una corsa sconsiderata, aveva distrutto la tana di Viviana.”Ero io… Io l’ho fatto.”
“Esattamente, Bruno. Tutti commettiamo errori. Prima di cercare vendetta, ricorda che anche tu hai avuto bisogno del perdono. La vera saggezza sta nel comprendere, perdonare e imparare.”

Profondamente colpito dalle parole del gufo saggio, Bruno decise di seguire il consiglio. Tornò alla sua tana, riflettendo sulla profondità delle parole di Ulisse. Il mattino seguente, si diresse verso la tana di Viviana con una determinazione diversa.

“Viviana, ho capito che tutti noi possiamo ferire gli altri, anche senza volerlo. Ho deciso di perdonarti per il danno che hai causato. Spero che tu possa imparare dalla tua azione, così come ho imparato io dai miei errori.”
La volpe, sorpresa dalla reazione dell’orso, si sentì colpevole e grata al tempo stesso. Da quel giorno, Bruno e Viviana impararono insieme l’importanza del perdono e della comprensione reciproca. La foresta, avvolta nella saggezza del gufo Ulisse, continuò a prosperare in armonia.

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